Se dovessi descrivermi facendo ricorso a pochi concetti, allora parlerei di comunicazione, ascolto, pazienza, organizzazione, affidabilità. Comunicare è per me un fattore alla base di ogni relazione interpersonale che voglia essere efficiente e produttiva: non solo "parlare bene" ma anche "parlare per capire e capirsi", così da entrare in sintonia l'uno con l'altro e creare un contesto sereno e armonioso. Di conseguenza è fondamentale l'ascolto, da garantire sia come diritto (essere ascoltati e ...
Se dovessi descrivermi facendo ricorso a pochi concetti, allora parlerei di comunicazione, ascolto, pazienza, organizzazione, affidabilità. Comunicare è per me un fattore alla base di ogni relazione interpersonale che voglia essere efficiente e produttiva: non solo "parlare bene" ma anche "parlare per capire e capirsi", così da entrare in sintonia l'uno con l'altro e creare un contesto sereno e armonioso. Di conseguenza è fondamentale l'ascolto, da garantire sia come diritto (essere ascoltati e quindi compresi) sia come dovere (ascoltare e comprendere). La pazienza è il giusto strumento perché comunicazione e ascolto avvengano nel modo più adeguato possibile: sono dinamiche che mettono in relazione universi personali spesso molto diversi fra loro, e bisogna essere in grado di capire quale sia il momento giusto per agire o aspettare. L'organizzazione è imprescindibile per un lavoro che si voglia ottimizzato nel tempo e nei risultati, organizzazione che implica anche una certa versatilità con la quale far fronte alle nuove necessità emergenti volta per volta. Attraverso queste componenti miro a rendermi affidabile, a impegnarmi ad assicurare quanto prometto di offrire nella qualità indicata, affidabilità che significa anche imparare dai propri errori per dare il proprio meglio nelle occasioni future.
Da studente di Lettere ho sempre amato trasmettere le discipline che io stesso apprendo tramite la pratica dell’insegnamento, in quanto ciò permette al contempo di mettere in pratica le conoscenze acquisite e di crescere umanamente nel rapporto con l'altro.