Lorenzo
Mi chiamo Lorenzo Sacco e sono un insegnante di chitarra moderna, classica ed Ukulele…nonché un simpatico ragazzo, se cosi si può dire, di 47 anni :)
Mi sono innamorato di questo magnifico e difficile strumento a 12 anni, età in cui ho cominciato a frequentare il mio primo corso di chitarra classica. Allora avevo già capito che la chitarra è uno strumento che assorbe, che richiede tutta la devozione possibile se la si studia a livelli professionali. Alla fine restituisce tutto ciò che le si dà, ma allo stesso tempo è “gelosa” perchè pretende totale attenzione, assiduo studio e continuo contatto.
Decido di accettare la sfida e le dedico la mia giovinezza. A 16 anni vengo ammesso al conservatorio di musica Giuseppe Verdi di Milano, dove studio chitarra classica. Qualcosa dentro di me è ancora incompleto, infatti è a 18 anni che mi esplode nel cuore la passione per il rock e la chitarra elettrica. Per questo motivo, parallelamente agli studi classici, a 21 anni mi iscrivo e frequento il C.P.M. Istitute di Milano, dove nel giro di tre anni mi diplomo a pieni voti seguendo il percorso del docente Donato Begotti. Preso dall’esigenza di sviluppare e completare la conoscenza di altri stili musicali intraprendo poi privatamente corsi di perfezionamento con insegnanti del calibro di Claudio Bazzari, Bebo Ferra, Carmine Savoia, Danilo Minotti e Gigi Ciffarelli.
Ormai sono un chitarrista a tutti gli effetti, ma ritengo che sia molto importante, per la mia continua formazione, il costante confronto con altri artisti o con appassionati desiderosi di imparare: decido così di cominciare a dare lezioni di chitarra in maniera professionale. Inizia per me una nuova avventura lavorativa parallela a quella dei live con i vari gruppi rock e pop coi quali ho lavorato in quel periodo della mia vita.
Allo scopo di affinare una metodologia di insegnamento moderno più aperta alle diverse esigenze di apprendimento dell’allievo, nel 2000 seguo i seminari di formazione per maestri di musica al C.E.M.B di Milano.
E cosi è nata tra le mie dita una passione travolgente e quella che all’inizio era solo un’infatuazione si è trasformata in qualcosa di costante e sicuro, seppure in continuo rinnovamento. Io non mi stanco mai di confrontarmi con nuove esperienze musicali, sono sempre aperto e ben disposto ad imparare. Penso che un musicista sia come una statua di marmo da scolpire: all’inizio è solo un blocco, ma poi la musica lo lavora e lo trasforma in qualcosa di sempre più completo e complesso.
Mi ritengo un chitarrista eclettico ma se suono con la mia chitarra qualcosa che davvero mi corrisponde, come uno pezzo blues o country, chiudo gli occhi e sembra che la mia anima bruci. Ogni cosa che non so dire diventa concreta con le mie dita sulle sue corde. La musica mi restituisce ciò che ho perso, mi completa, mi salva.
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