Alessandro
L’INSEGNANTE
Insegno canto lirico a tutti i livelli, dai principianti, fino a coloro che già sono in carriera nei teatri d’opera di tutto il mondo.
Lo faccio da oltre dieci anni. Possiedo dunque una considerevole esperienza nell’insegnamento di tecnica vocale e interpretazione operistica. Esperienza maturata grazie alle numerosissime lezioni individuali tenute, ai corsi e alle "masterclass" nelle quali sono stato insegnante, sia in Italia che all'estero.
Posso aiutarti a trovare la strada per cantare in maniera naturale.
Il concetto di "canto naturale" rientra tra i primi e più importanti princìpi elaborati dalla scuola del belcanto italiano. Tramite questi è possibile per ognuno arrivare a far risuonare la propria voce liberamente, senza sforzo: è cioè possibile per ognuno trovare la vera natura ed essenza della sua voce.
IL TENORE
Attivo come tenore protagonista dal 1997, mi sono esibito, nel corso della mia carriera, su numerosi palcoscenici italiani ed esteri. Tra questi alcuni particolarmente prestigiosi come il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino di Firenze, il Teatro Regio di Torino, l'Opéra-Comique di Parigi e il Teatro dell'Opera di Roma. Ho cantato diversi ruoli da protagonista nel grande repertorio operistico, come Alfredo (La traviata), Andrea Chénier, Calaf (Turandot), Cavaradossi (Tosca), Don José (Carmen), Ismaele (Nabucco), Macduff (Macbeth), Manrico ( Il Trovatore), Pinkerton (Madama Butterfly), Pollione (Norma), Radamès (Aida), Turiddu (Cavalleria rusticana).
Molto intensa è anche la mia attività concertistica: oltre centoventi tra concerti e recital operistici nei tre anni precedenti la pandemia del 2020. Attichità concertistica che mi ha portato ad esibirmi, tra l'altro, al Parco della Musica di Roma, all'Opera di Astana e all'Opera di Karaganda (Kazakistan).
Negli anni ho avuto modo di collaborare con molti direttori d'orchestra, registi e cantanti, alcuni dei quali di fama internazionale: Evelyne Aïello, Arman Azemoon, Walter Attanasi, Norbert Balatsch, Massimo de Bernart, Stefania Bonfadelli, Maria Luigia Borsi, Micaela Carosi, Alessandro Corbelli, Francesco Ellero d'Artegna, Claudio Desderi, Nicola Luisotti, Alberto Meoli, Paolo Miccichè, Stuart Maunder, Bruno Rigacci, Massimo Scapin.
Nel 2017 ho fondato, insieme all'amico, grande pianista Giovanni Velluti, RomeOperaConcerts, società mediante la quale realizziamo, ogni anno, col supporto di un gruppo di giovani cantanti e pianisti di talento, una stagione concertistica di grande successo, a Roma.
A PROPOSITO DELLA LEZIONE
Molto dipende dallo studente, dalla sua età e dai suoi obiettivi, ma cerco sempre di assecondare la natura della sua voce. Lo consiglio nel repertorio, suggerendogli i ruoli più appropriati e, se necessario, lo aiuto anche nella lettura della musica.
CREIAMO LE CONDIZIONI PER LASCIARE FUNZIONARE LA NOSTRA VOCE
Il concetto di "canto naturale" rientra tra i princìpi primi, elaborati dalla scuola del belcanto italiano.
Ovviamente con esso non si intende un cantare affidandosi al caso, ma si intende un controllo sottile e quasi invisibile della voce, reso possibile dalla scoperta di quei "servomeccanismi" naturali nascosti, che la fanno risuonare liberamente senza sforzo, grazie a un accordo dinamico tra respiro naturale profondo e sintonizzazione del suono puro.
Il belcanto, cioè l'unica forma di canto a risonanza pienamente libera, non consiste in una serie di controlli muscolari volontari localizzati, ma bensì in una sintonizzazione acustica automatica: non è un "fare funzionare la voce", ma un "lasciare funzionare la voce", sulla base di un autocontrollo passivo e indiretto, e non di un controllo attivo, che di per sé irrigidisce il corpo e quindi limita le potenzialità della voce stessa.
La naturalezza, quindi il controllo indiretto dell'emissione vocale, è la colonna portante al centro dei miei insegnamenti, come è sempre stato nella scuola belcantista italiana.
Alcuni inizialmente sorridono, affermando: "Se cantare l'opera fosse naturale, allora tutti canterebbero subito". Ignorano costoro che non c'è solo una natura come punto di partenza, ma anche una natura come punto di arrivo, cioè come qualcosa da scoprire.
La migliore tecnica vocale possibile è infatti quella che non interferisce con gli automatismi naturali e perciò non li sostituisce con azioni grossolane come, appunto, il controllo meccanico muscolare diretto e volontario. Si tratta di una capacità da acquisire.
Il sospiro di sollievo, l'intenzione espressiva, l'uso delle vocali pure, i vocalizzi come fattore naturale di sviluppo della voce sono alcuni degli elementi per apprendere a cantare in modo naturale.
Le lezioni durano un'ora e sono in lingua italiana.
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